Bonjour a tout le monde!
A journey into the web, Virtual Worlds, MMORPGS, Health Journalism, salute, medicina, Digital Culture and Education Virtual Interior Designing and Real Life realizations. Recycling objects for an eternal use.
giovedì 29 maggio 2014
venerdì 23 maggio 2014
Rinascimento Imprenditoriale - Mappatura Innovativa del mondo delle Imprese
Circolo Ufficiali delle Forze Armate d'Italia
Villa Savorgnan di Brazzà
Via XX Settembre, 2
00187 Roma
Prenotazioni comunicazione.add@libero.it
martedì 13 maggio 2014
“Non un mio crimine, ma una mia condanna”
comunicato stampa
|
Milano,
5 maggio 2014
|
“Non un
mio crimine, ma una mia condanna”
100.000
bambini sono meno soli grazie alla “Carta dei figli dei genitori detenuti”
5-18 maggio 2014 - Campagna di raccolta fondi per Bambinisenzasbarre
con l'invio al 45507 di un SMS da 2 Euro da cellulare
e 2 o 5 Euro da telefono fisso.
“Non è un
mio crimine, ma una mia condanna” è il grido dei 100.000 bambini che ogni
giorno entrano nelle 213 carceri italiane per incontrare il proprio papà o la
propria mamma detenuti.
La
“Carta dei figli dei genitori detenuti” - firmata dal Ministro
della Giustizia Andrea Orlando, dall'Autorità Nazionale Garante
dell'Infanzia e dell'Adolescenza Vincenzo Spadafora e dalla Presidente
di Bambinisenzasbarre Lia Sacerdote - dallo scorso 21 marzo 2014, per la
prima volta in Italia e in Europa, riconosce loro in modo formale il diritto
alla continuità del legame affettivo con il proprio genitore in regime
di detenzione e, al contempo, garantisce il diritto alla genitorialità dei
genitori detenuti.
Ancora molti
Istituti penitenziari in Italia, in una condizione di sovraffollamento e di
grave precarietà, non accolgono adeguatamente questi bambini, non vi è un tempo
sufficiente per il colloquio col genitore tale da garantire il mantenimento del
legame affettivo. Questa situazione può determinare la cancellazione della
genitorialità stessa. Una sparizione che spesso viene attuata anche dai figli
all'interno della propria rete sociale, portandoli a nascondere fino a negare
la stessa personale storia familiare.
La “Carta dei figli
dei genitori detenuti” è un documento che impegna il sistema penitenziario, a
trasformare gli aspetti relazionali e di cura del detenuto, considerando il suo
ruolo genitoriale, e a cambiare la propria cultura dell’accoglienza,
consapevole della presenza del minore incolpevole e libero, ma schiacciato dal peso dell'emarginazione, dei
pregiudizi, delle difficoltà economiche, della vergogna che la detenzione del
proprio genitore comporta.
La Carta è, tra
l'altro, una risposta alla condanna della Corte europea dei Diritti Umani di
Strasburgo sulla Sentenza Torreggiani, in scadenza il prossimo 28 maggio.
“Lo sguardo dei
bambini trasforma ed umanizza il carcere, costretto a prendere in
considerazione la loro presenza e ad attrezzarsi per accoglierli - ha sottolineato Lia Sacerdote,
Presidente di Bambinisenzasbarre - Il Modello d'Accoglienza Spazio Giallo
non è solo un modello per il sistema penitenziario, ma lo anche per il “sistema
città” di cui il carcere è parte ed occupa un posto cruciale in termini di
legami e scambi relazionali, soprattutto per i bambini coinvolti. Il modello,
che Bambinisenzasbarre sta estendendo sul territorio nazionale partendo dagli
istituti in Lombardia, si è rivelato decisivo per le ricadute in termini di
trasformazione dei comportamenti sociali sul territorio, riducendo il disagio
delle persone e della società e avviando un processo di inclusione sociale. Non
ultimo effetto di questo processo, generato anche dalla Carta firmata lo scorso
marzo, è la presa di coscienza da parte delle Istituzioni dell'importanza di
questa questione, non più rimandabile, dando esempio agli altri Paesi
europei.”.
"Non un mio
crimine, ma una mia condanna” è la Campagna di raccolta fondi di Bambinisenzasbarre, che sostiene
– con l'invio al 45507 di un SMS da 2 Euro da cellulare e 2 o 5 Euro da
telefono fisso[1]
- il consolidamento e l'estensione negli
Istituti penitenziari del Modello
d'accoglienza Spazio Giallo, il luogo di
Bambinisenzasbarre predisposto nelle sala d'attesa delle carceri dedicato alle
famiglie ed ai bambini che si preparano all'incontro con il genitore detenuto
insieme alle psicologhe, psicopedagogiste e arte-terapeute e di strutturare il servizio nazionale di
Telefono Giallo
per rispondere alle famiglie di persone in una situazione di detenzione, agli
operatori e, al contempo, per dare risposte concrete alle esigenze e alle
difficoltà dei bambini.
Finalità della Campagna è sensibilizzare il
grande pubblico sull'importanza del riconoscimento e visibilità di questi
bambini e dei loro bisogni senza per questo stigmatizzarli, nel pieno rispetto
del diritto di ogni bambino di essere tale.
Al contempo, si intende far comprendere come la
continuità e il rafforzamento del legame
affettivo agisca in termini di prevenzione sociale: per il figlio che non
rischia di ripetere l’esempio del padre da cui è forzatamente separato e, a
causa dell’improvvisa “scomparsa”, ne idealizza il comportamento ma, al
contrario, ne comprende le debolezze e gli errori e, quindi, è in grado di
scegliere un diverso stile di vita; mentre per il genitore detenuto il figlio
con cui riesce a mantenere un legame diventa la motivazione forte per non
ripetere il reato e ritornare ad essere per lui un modello.
Una volta di più, l'intera comunità è chiamata a
mettere in atto tutte quelle pratiche positive che permettano a questi bambini
di subire il minor danno possibile da questa difficile situazione e
garantire loro il diritto all’infanzia.
Bambinisenzasbarre, liberiamo i bambini.
Bambinisenzasbarre Onlus
difende il diritto di essere bambini. È impegnata nella cura delle relazioni
familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori, nella tutela
del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo e nella
sensibilizzazione della rete istituzionale e della società civile.
Membro della direzione
della rete europea Children of Prisoners Europe (ex Eurochips) con sede a
Parigi. E’ presente in Italia da oltre 10 anni, con attività di formazione e
di ricerca in collaborazione con le Università e il Ministero di Giustizia.
E’ attiva in rete sul territorio nazionale con il modello di accoglienza
Spazio Giallo. Opera direttamente a Milano e in Lombardia.
|
Ufficio Stampa Bambinisenzasbarre Onlus
Giulia Pigliucci – Roma (335 6157-253) - Barbara Erba –
Roma (347 7581858)
Maria Rosa Rota – Milano (392-9938-324)
tel. 02 711-998
- e-mail comunicazione@bambinisenzasbarre.org
[1] Invia al 45507 un SMS da 2 Euro da cellulare TIM,
Vodafone, WIND, 3, PosteMobile CoopVoce
e Nòverca. 2 Euro da telefono fissoTeleTu e TWT
oppure 2 Euro o 5 Euro da telefono fisso Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. www.bambinisenzasbarre.org
martedì 11 marzo 2014
Baci - Kisses - Tatia Pilieva
E' un attimo dove due auree si mescolano, fondendosi.
Da 20 coppie di sconosciuti imbarazzati che si baciano si sente energia.
Ho i brividi.
Da 20 coppie di sconosciuti imbarazzati che si baciano si sente energia.
Ho i brividi.
Intervista su Second Life in Tv 2010 - Biancaluce Robbiani
Parlando di Avatar
Il tempo in cui Second Life era l'unico social
ma ci lavoro ancora, creando architetture ed oggetti.
Visitando e imparando.
E' parte del mio cambiamento.
domenica 9 marzo 2014
Neknomination - Neknominate: I rischi dell'alcool
Neknomination - Neknominate
Bere sui social network, nel minor tempo possibile, alcolici o superalcolici battendo un record.
Ha fatto scalpore utlimamente il ragazzo che ha avuto il coraggio di spezzare la catena dei record di bevuta (con casi di coma alcolico ndr), presentandosi alla gara con un video di lui che beveva una bevanda gasata non alcolica. Il famoso #triomedusa e Nek il cantante, hanno lodato la sua iniziativa, prendendo spunto dal fatto che Nek-nominate è l'unione della parola contratta neck (collo), in questo caso collo di bottiglia, per farla divenire una gara di introspezione del proprio sè, dei propri problemi, attraverso la musica.
Come tutti sanno Biancaluce è il mio web pseudonimo, con il quale son divenuta nota come developer di Second Life e traduttrice del loro complesso client. O anche come conference speaker dal lontano 2007, quando il web era una fortuna per pochi esploratori.
Pochi sanno dei miei studi in medicina e chirurgia, avviati nel 1989, convertiti in psicologia clinica e riconvertiti con concorso vinto di nuovo in medicina.
Lo studio è in stand-by ora, ma spero di poter riprendere per completarlo e diffondere informazione per tutti.
La medicina non è incomprensibile, va solo spiegata con parole semplici.
I medici non hanno molto tempo, o non fanno molta psicologia di approccio al paziente.
I giornalisti sparano cazzate inimmaginabili, alimentando paure o travisando fatti e per loro c'è solo un consiglio: googolate prima di parlare di un qualsiasi fatto medico, o interpellate qualcuno che ne sa più di voi.
I giornalisti sparano cazzate inimmaginabili, alimentando paure o travisando fatti e per loro c'è solo un consiglio: googolate prima di parlare di un qualsiasi fatto medico, o interpellate qualcuno che ne sa più di voi.
Ma cosa centra tutto 'sto preambolo personale con il neknomination?
Mi è servito per spiegare le cose che non si dicono in giro riguardanti l'alcool.
Si fano campagne, importate dai paesi anglosassoni e dall'America, dove la popolazione soffre di malattie proprie del loro ambiente, sull'accesso alle cure (via assicurazione), alimentazione, inalazioni eccetera, quali quelle sul fumo di sigaretta, sui grassi da evitare come se fossero la peste e quantaltro.
Molte campagne per chi conosce bene gli States e sa come l'Inghilterra (ferma agli anni 60 come i cappelli della Regina) recepisca gli input medici, sa anche che gli States sono governate da lobbies o cerchie che si muovono a seconda degli andamenti monetari e di interessi lobbistici. Non fraintendetemi, è un paese dove mi piacerebbe vivere, dove ti diverti, nessuno ti rompe e ci sono stata un centinaio di volte. Ma un conto è fare la medicina per il solo spirito di ricerca e un conto è farla sotto l'egida dei rimborsi assicurativi e delle sponsorizzazioni delle case farmaceutiche. Per cui alcune campagne vengono diffuse ed altre no.
L'alcool è micidiale.
Innanzitutto diamo le regole:
1 - Le donne assorbono dalla mucosa dello stomaco già un bel po' di alcool ingurgitato, e non tutto viene direttamente passato via fegato che permette agli uomini di ubriacarsi più lentamente. Perchè? Perchè le donne, in generale preposte per crescere un bimbo in grembo, assimilano più in fretta alimenti e bevande dalla mucosa gastrica, avendo meno enzimi (proteine leganti) che rallentano l'alcool.
2 - L'alcool può provocare, se assunto in gravidanza, la "sindrome alcolica fetale", che si manifesta verso i 6/7 anni del bambino, con un ritardo nell'apprendimento e quindi di inserimento sociale/lavorativo.
3 - Ci sono 3 stadi di malattia epatica per l'abuso da alcool:
Steatosi o fegato grasso
Epatite alcoolica
Cirrosi epatica
Tutte queste condizioni, dipendono da quanto alcool si assume in 10 anni giornalmente e tendono a trasformarsi in peggio verso i 40 anni.
Tutte le sopracitate condizioni sono arginabili con l'astensione dall'alccol.
Se non sono arginate portano al carcinoma o cancro epatico. Quindi prima si comincia a bere prima si può accelerare il processo.
Oltretutto, il fegato necessita di maggiore ossigenazione se è steatosico o grasso, o epatitico. La vena porta che convoglia O2, insieme alle altre arterie con tutto quello che il nostro apparato digerente deve metabolizzare, tende ad ingrandirsi. Non è raro vedere persone con problemi di alcolismo rigettare sangue per la rete circolatoria che si espande dal fegato fino all'esofago, creando vere e proprie varici, che si possono rompere.
Perchè quindi voler annegare i problemi, la solitudine, i dispiaceri con vino, birra e superalcolici se sappiamo che il giorno dopo i problemi saranno ancora lì?
Ragazzi:
L'obnubilamento per emulazione, per essere protagonisti su un video, il giorno dopo, ci fa dimenticare dalla massa, ricordatevelo... e abbiate rispetto per voi stessi.
Fatevi un giro in un reparto ospedaliero dove trattano problemi epatici e sedetevi su una panchina a riflettere se bere tutte le sere o dal giovedi alla domenica, vi cambia la vita. può darsi invece che un giro informativo, due parole scambiate con qualcuno, vi diano un punto di vista su cui riflettere.
Gli amici ci sono oggi, ma fra 5 anni li potrete aver cambiati, ma le bravate no, specialmente se vi infondono la falsa sicurezza che tutto va bene.
Capisco che un genitore non può sempre essere ritenuto all'altezza di ricevere le vostre confidenze, vuoi perchè di generazione passata, vuoi perchè beve anche lui, vuoi perchè parlare con gli amici è meglio. Rivolgetevi ad un dottore allora, un epatologo, che saprà rassicurarvi e orientarvi.
Se avete problemi psicologici, e il bere da un gioco è diventato un rito che vi fa star bene, l'epatologo potrà anche consigliarvi dei calmanti a bassa emivita (non rimangono nel fegato che per brevissimo tempo), ma non prendete MAI sostanze date da amici o parenti, siate responsabili di voi stessi. Da 15 anni in su, se avete uno smartphone, potete anche andare dal medico di famiglia!
Un ultimo consiglio per le ragazze da una donna.
Ricordatevi che imitare gli uomini bevendo alla fine non paga.
Gli uomini vogliono ragazze normali vicino.
Per i genitori:
Controllate la sobrietà dei figli a prescindere dal gioco dei video su internet.
P.S.:
Sono anche rimasta esterefatta da mamme che giustificavano le figlie, le quali andavano in giro esponendo tutti i loro beni, e dicendo che la colpa era dei maschi se le abbordavano.
Con i social i figli possono essere visti sotto varie luci, anche quelle che non ci raccontano, ed è nostra responsabilità fargli capire che bere o prostituirsi per un capo firmato, quando saranno grandi, lo ricorderanno come un periodo da dimenticare.
E sinceramente, come fai a non acorgerti che tuo figlio/a è stramazzato sul letto o nell'armadio ci sono capi da oltre 600 euro?
Cercare di instaurare con loro un rapporto di fiducia, insegnandgli che la moda la devono far loro, non imitarla. Come il ragazzo con la bevanda gasata.
Volere è potere.
Molte campagne per chi conosce bene gli States e sa come l'Inghilterra (ferma agli anni 60 come i cappelli della Regina) recepisca gli input medici, sa anche che gli States sono governate da lobbies o cerchie che si muovono a seconda degli andamenti monetari e di interessi lobbistici. Non fraintendetemi, è un paese dove mi piacerebbe vivere, dove ti diverti, nessuno ti rompe e ci sono stata un centinaio di volte. Ma un conto è fare la medicina per il solo spirito di ricerca e un conto è farla sotto l'egida dei rimborsi assicurativi e delle sponsorizzazioni delle case farmaceutiche. Per cui alcune campagne vengono diffuse ed altre no.
L'alcool è micidiale.
Innanzitutto diamo le regole:
1 - Le donne assorbono dalla mucosa dello stomaco già un bel po' di alcool ingurgitato, e non tutto viene direttamente passato via fegato che permette agli uomini di ubriacarsi più lentamente. Perchè? Perchè le donne, in generale preposte per crescere un bimbo in grembo, assimilano più in fretta alimenti e bevande dalla mucosa gastrica, avendo meno enzimi (proteine leganti) che rallentano l'alcool.
2 - L'alcool può provocare, se assunto in gravidanza, la "sindrome alcolica fetale", che si manifesta verso i 6/7 anni del bambino, con un ritardo nell'apprendimento e quindi di inserimento sociale/lavorativo.
3 - Ci sono 3 stadi di malattia epatica per l'abuso da alcool:
Steatosi o fegato grasso
Epatite alcoolica
Cirrosi epatica
Tutte queste condizioni, dipendono da quanto alcool si assume in 10 anni giornalmente e tendono a trasformarsi in peggio verso i 40 anni.
Tutte le sopracitate condizioni sono arginabili con l'astensione dall'alccol.
Se non sono arginate portano al carcinoma o cancro epatico. Quindi prima si comincia a bere prima si può accelerare il processo.
Oltretutto, il fegato necessita di maggiore ossigenazione se è steatosico o grasso, o epatitico. La vena porta che convoglia O2, insieme alle altre arterie con tutto quello che il nostro apparato digerente deve metabolizzare, tende ad ingrandirsi. Non è raro vedere persone con problemi di alcolismo rigettare sangue per la rete circolatoria che si espande dal fegato fino all'esofago, creando vere e proprie varici, che si possono rompere.
Perchè quindi voler annegare i problemi, la solitudine, i dispiaceri con vino, birra e superalcolici se sappiamo che il giorno dopo i problemi saranno ancora lì?
Ragazzi:
L'obnubilamento per emulazione, per essere protagonisti su un video, il giorno dopo, ci fa dimenticare dalla massa, ricordatevelo... e abbiate rispetto per voi stessi.
Fatevi un giro in un reparto ospedaliero dove trattano problemi epatici e sedetevi su una panchina a riflettere se bere tutte le sere o dal giovedi alla domenica, vi cambia la vita. può darsi invece che un giro informativo, due parole scambiate con qualcuno, vi diano un punto di vista su cui riflettere.
Gli amici ci sono oggi, ma fra 5 anni li potrete aver cambiati, ma le bravate no, specialmente se vi infondono la falsa sicurezza che tutto va bene.
Capisco che un genitore non può sempre essere ritenuto all'altezza di ricevere le vostre confidenze, vuoi perchè di generazione passata, vuoi perchè beve anche lui, vuoi perchè parlare con gli amici è meglio. Rivolgetevi ad un dottore allora, un epatologo, che saprà rassicurarvi e orientarvi.
Se avete problemi psicologici, e il bere da un gioco è diventato un rito che vi fa star bene, l'epatologo potrà anche consigliarvi dei calmanti a bassa emivita (non rimangono nel fegato che per brevissimo tempo), ma non prendete MAI sostanze date da amici o parenti, siate responsabili di voi stessi. Da 15 anni in su, se avete uno smartphone, potete anche andare dal medico di famiglia!
Un ultimo consiglio per le ragazze da una donna.
Ricordatevi che imitare gli uomini bevendo alla fine non paga.
Gli uomini vogliono ragazze normali vicino.
Per i genitori:
Controllate la sobrietà dei figli a prescindere dal gioco dei video su internet.
P.S.:
Sono anche rimasta esterefatta da mamme che giustificavano le figlie, le quali andavano in giro esponendo tutti i loro beni, e dicendo che la colpa era dei maschi se le abbordavano.
Con i social i figli possono essere visti sotto varie luci, anche quelle che non ci raccontano, ed è nostra responsabilità fargli capire che bere o prostituirsi per un capo firmato, quando saranno grandi, lo ricorderanno come un periodo da dimenticare.
E sinceramente, come fai a non acorgerti che tuo figlio/a è stramazzato sul letto o nell'armadio ci sono capi da oltre 600 euro?
Cercare di instaurare con loro un rapporto di fiducia, insegnandgli che la moda la devono far loro, non imitarla. Come il ragazzo con la bevanda gasata.
Volere è potere.
sabato 25 gennaio 2014
GREPOLIS, CREA LA TUA CITTA'
Ho scoperto questo gioco casualmente e mi è piaciuta la sua semplicità, la possibilità di divertirsi creando il proprio spazio all'interno di un'isola come se davvero fossimo nell'antica Grecia.
Approvvigionamenti, costruzione di edifici, benessere della popolazione, battaglie e difesa delle mura, insieme al favore degli Dei, adorati all'epoca, spiegati in modo semplice ma coinvolgente, lo fanno essere un gioco da fare anche con figli e nipoti.
Assolutamente incruento, insegna il valore del lavoro, le produzioni di beni e il consenso dei cittadini. Se volete provarlo, non dovendo scaricare nulla, ma giocando solo via web, cliccate sull'immagine sottostante.
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